Come realizzare un sogno – Passo 4: Rendilo specifico

Posted on 3 febbraio 2011

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“Voglio viaggiare!”, “Voglio dimagrire!”, “Voglio andare all’estero a studiare l’inglese!”, “Voglio essere felice!”, “Voglio diventare scrittore!” sono sogni che, sebbene rispettino i primi due criteri già discussi (positività e controllo), rischiano di rimanere tali in quanto sono formulati in modo vago.
Utilizzando una metafora , avere un sogno vago è come andare all’Ikea senza un’idea precisa di quello che vuoi acquistare. Dopo aver vagato per ore, ti trovi alla cassa con il carrello pieno di oggetti inutili, e magari senza quell’unica cosa che volevi prendere! 
Al contrario, avere un sogno specifico è come andare all’Ikea con l’idea precisa di voler acquistare la scarpiera Sandnes in betulla che hai visto nel catalogo e che secondo te, date le misure, ci sta perfettamente nell’ingresso di casa tua; nel giro di quindici minuti sei alla cassa con il tuo acquisto, felice e soddisfatto.

Per realizzare un sogno quindi è fondamentale formularlo in modo specifico, ossia trasformarlo in qualcosa di concreto, misurabile e percepibile. Per esempio, se il tuo sogno è viaggiare, significa chiederti dove vuoi andare, quando vuoi partire, quanto sei disposto a spendere, con chi e con quale mezzo. Il sogno “Voglio viaggiare!”, si trasformerà quindi in “A fine luglio di quest’anno voglio andare in Madagascar per tre settimane con Avventure nel Mondo, mi costerà circa 2000 euro, e partirò con la mia partner”. Nel momento in cui il sogno è formulato in termini specifici, ti sarà facile individuare le azioni necessarie per realizzarlo e canalizzare le tue energie in modo mirato.

Qualsiasi sogno può essere reso specifico, concreto e misurabile. “Voglio dimagrire!” diventerà voglio “Raggiungere il mio peso forma di 55 kg entro 3 mesi”; “Voglio andare all’estero a studiare l’inglese” diventerà “La prossima estate andrò a Dublino, alloggerò nel campus universitario, frequenterò l’Academy of English e lavorerò la sera in un pub” e così via.

È necessario rendere specifici anche gli stati d’animo come ad esempio essere felice. Cosa significa per te essere felice? Cosa ti rende felice? Cosa deve accadere intorno a te affinché tu ti senta felice? In questo caso devi trasformare il “felice” in una sensazione descritta in termini sensoriali, utilizzando vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Devi farti un “film” a colori, con l’audio, e anche i profumi, devi entrarci dentro, prevedere la sensazione che avrai nel corpo quando l’avrai ottenuto. Visualizzarti felice fornisce indicazioni precise alla tua mente per cercare la felicità.
Considera che il cervello non distingue un’immagine vivida dalla realtà, esattamente come quando ti risvegli dopo un sogno molto realistico e, disorientato, non riesci a capire se quello che hai vissuto in sogno sia davvero accaduto. Perciò se ti crei un film del tuo sogno prepari fisiologicamente il tuo cervello a provare quelle sensazioni, lo alleni, e piano piano scoprirai che inizierai a provarle, quelle sensazioni, e loro ti guideranno verso il sogno.
Ho letto da qualche parte che Andre Agassi quando vinse Wimbledon rispose alla domanda del cronista che gli chiedeva come si sentisse con queste parole: “La finale di Wimbledon io la vinco da quando avevo sette anni. Nella mia mente, questa vittoria l’avrò vissuta migliaia di volte!”. Naturalmente il merito della vittoria non va attribuita all’immaginazione, ma sicuramente senza quell’attività immaginativa, così vivida, precisa e sensorialmente basata, Andrè Agassi non avrebbe coronato il sogno.
Non a caso Albert Enstein sosteneva che “l’immaginazione è più importante della conoscenza”, perché l’immaginazione crea una nuova possibilità, ti proietta nel potenziale, nel non ancora, nell’ignoto. Insomma ti apre a nuovi mondi di conoscenza ancora inesplorati. Ti apre la strada per la realizzazione dei sogni. Devi però dargli concretezza e specificità, altrimenti l’immaginazione rimane pura fantasia.

In sintesi per rendere specifico il tuo sogno devi chiederti 1) coso voglio concretamente? 2) quando lo voglio realizzare? 3) e in che modo? 4) cosa mi serve per realizzarlo? 5) cosa succederà quando l’avrò realizzato? e 6) quali saranno le sensazioni che proverò?

Cosa ne viene fuori?
Alla prossima puntata!

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