Durante la presentazione da IoBook, Chiara Michelon, giornalista e autrice del bel libro (che consiglio) Noi bambini di strada, me l’ha buttata lì, questa domanda, in modo estemporaneo. Si è quasi scusata, come se le domande fossero state concordate e quella le scaturiva inaspettata, sorprendendo in primis lei stessa: – Quale romanzo avresti voluto scrivere?
Bella domanda. La mia risposta è stata rapida, altrettanto inaspettata: – La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano!
Poi ho sorriso. – Per il successo di vendite, naturalmente! – ho aggiunto.
Un attimo dopo mi sono pentito. Che venale, ho pensato. E la parte venale di me, infastidita, ha ribattuto: – Il mutuo sulla casa con cosa lo paghi, con la gloria?
E devo ammettere che non aveva tutti i torti, la mia parte venale.
Mi rendevo conto però di aver sciupato la domanda. Davvero, questa domanda, posta a uno scrittore, è significativa e non va liquidata su due piedi. Richiede una risposta attenta e meditata. Ti pone di fronte al tuo ideale di scrittura, al tuo modello di riferimento letterario. Ora, La solitudine dei numeri primi io l’ho letto, e mi è pure piaciuto. Però non è il romanzo che avrei voluto scrivere.
Così, dopo averci riflettuto per qualche secondo mi sono corretto: – Fight Club di Chuck Palahniuk! Ecco un romanzo che avrei voluto scrivere!
Poi me ne sono balzati alla mente altri:La strada di Cormac McCarthy, I fratelli Karamazov di Dostoevskij, Il giovane Holden di Salinger, Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer.
Non li ho citati tutti, però. A I fratelli Karamazov mi sono bloccato. Un capolavoro della letteratura mondiale mi sembrava troppo. E ho ribadito la seconda risposta, Fight Club, risposta definitiva, l’accendiamo!
Per il momento. Perché uscito dalla libreria il tarlo ha cominciato a lavorare, e ora la mia mente è sommersa dai romanzi che avrei voluto scrivere. Letteralmente sommerso.
Così lascio a voi la parola. Qual è il romanzo che avreste voluto scrivere?
Mi piacerebbe stilare una classifica! Io intanto rimango su Fight Club.
La classifica provvisoria (aggiornata con i messaggi arrivati) è la seguente:
Voti 1:
Figh Club di Chuck Palahniuk
La strada di Cormac McCarthy,
Scritto sul corpo di Jeanette Winterson
Seta di Alessandro Baricco
Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov
Memorie di una ragazza per bene di Simone de Beauvoir
La vita agra di Luciano Bianciardi
Il male oscuro di Giuseppe Berto
Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij
Michael Kohlhaas di Heinrich Von Kleist
Il vangelo secondo Biff di Cristopher Moore
Il buon soldato Sc’véik di Jaroslav Hasek
L’idiota di Fedor Dostoevskij
Chiedi alla polvere di John Fante
Morte a credito di Louis-Ferdinand Destouches (Céline)
Lunar park di Bret Easto Ellis
Infinte Jest di David Foster Wallace
Il velo nero di Rick Moody
Paura e delirio a Las Vegas di Hunter S. Thompson
Ultima fermata Brooklyn di Hubert Selby jr.
Trilogia della città di K. di Kristof Agota
Montedidio di Erri de Luca
Guerra e pace di Lev Tolstoj.
Il vangelo
La luna e i falò di Cesare Pavese
La donna giusta di Sàndor Màrai
Cent’anni di solitudine di Gabriel Garzìa Màrquez
American psycho di Bret Easton Ellis
Il lercio di Irvine Welsh
Colla di Irvine Welsh
Soffocare di Chuck Palahniuk
Febbre a 90′ di Nick Hornby
I promessi sposi di Alessandro Manzoni
Il profumo di Patrick Suskind
Dateci dentro!
ScrittoreVincente.com
5 marzo 2011
Fight Club???
se mai un giorno di verrà voglia di fare un investimento a fondo perduto, fammi sapere cosa ne pensi, non subito, anche fra qualche anno, di questo romanzo:
http://www.scrittorevincente.com/buon-natale/
poi se magari ti venisse voglia di leggere l’epilogo, fammi un fischio, se sono ancora vivo, te lo mando…
Gianluca Antoni
6 marzo 2011
grazie emanuele del tuo regalo… ma io sono uno di quelli che ama il libro: ama avercelo tra le mani, toccarlo, annusarlo, sfogliarlo, stropicciarlo, sottolinearlo, spiegazzarlo… vivermelo… non riuscirei mai a leggere duecento pagine a video, tranne quando scrivo, ma anche lì, a un certo punto senzo l’esigenza di stampare tutto… dalla prima all’ultima pagina, e rileggerlo su carta. fa tutto un altro effetto!
appena ci incontriamo, ci scambiamo le nostre creature… allora sì, che leggerò Apologia del piano B!
ScrittoreVincente.com
7 marzo 2011
ben detto!
paola
7 marzo 2011
quando ho letto la tua risposta “la solitudine dei numeri primi”…ho pensato “noooo, gianluca noooo, nn così in basso”. nn mi è piaciuto x nulla, freddo e distante, nessuna emozione, nessun sentimento, nn mi ha fatto provare nulla…il vuoto. Tu invece lasci il segno, quindi nn sarebbe stato un romanzo all’altezza di Gianluca Antoni. x fortuna ti sei rifatto subito!
se avessi avuto la vena letteraria, mi sarebbe piaciuto esser l’autore di SETA (A. Baricco), uno dei miei libri preferiti… breve ma intenso!
di recente ho letto SCRITTO SUL CORPO (J. Wintersoon). ecco, si… anche l’autrice di questo bellissimo libro; ha una forza centrifuga che ti coinvolge l’anima e ti porta all’ultima pagina dritti, senza passare dal via, che nn ho per ora ritrovato in nessun altro romanzo.
al terzo posto LA STRADA (C. McCarthy)… un capolavoro, e nn serve aggiungere altro.
…e qui mi fermo!
🙂
Gianluca Antoni
7 marzo 2011
Grazie Paola,
cavoli Cassonetti più su de La solitudine dei numeri primi… bella cosa!
Tra quelli indicati ne devi sceglierne uno solo, quale?
paola
7 marzo 2011
e uno sia allora: SCRITTO SUL CORPO
ps: Cassonetti è ambientato a Padova… ti pare che nn batta la ciabatta solitaria dei numeri primi?! Il mio amico continua a mandarmi sms di apprezzamento, ma è di parte pure lui essendo stato universitario nella città patavina!
chicca
8 marzo 2011
Il maestro e Margherita
mentre dal mio blog passavo al tuo ecco che si è palesato il romanzo…
Gianluca Antoni
21 marzo 2011
Ottima scelta!
francesca
9 marzo 2011
Trilogia della città di K. Kristof Agota
Montedidio Erri de Luca…
PS. la solitudine dei numeri primi freddo e distaccato? bah…sarà…
Gianluca Antoni
21 marzo 2011
Trilogia della città di K. è uno dei miei romanzi preferiti! Anch’io, sì, avrei voluto scriverlo!
Michele Monina
9 marzo 2011
Io non ne ho solo uno, ma un mare. Però posso fermarmi a qualche libro, diciamo cinque, come omaggio a Nick Hornby (che avendo citato qui posso anche non citare nella cinquina). Partirei da Lunar park di Bret Easto Ellis. Poi passerei a Infinte Jest di David Foster Wallace. Il velo nero di Rick Moody, sicuramente, anche se non so se sia esattamente un romanzo. Così come non è esattante un romanzo Paura e delirio a Las Vegas, ma va bene lo stesso. Comunque dovessi sceglierne uno solo, ma proprio uno e basta, è facile che sarebbe Ultima fermata Brooklyn di Hubert Selby jr. Ecco.
Gianluca Antoni
21 marzo 2011
Michele mi hai dato ottimi spunti per i prossimi romanzi da leggere. A parte Wallace, gli altri non li ho ancora letti!
al desantis
9 marzo 2011
Morte a credito di Louis-Ferdinand Destouches (Céline).
Grandioso, il romanzo del Novecento.
Angelica
9 marzo 2011
Così su due piedi direi Il buon soldato Sc’vèik di Jaroslav Hasek , L’idiota di Dostoevskij e Chiedi alla polvere di Fante ma ho come la sensazione che questa domanda continuerà a ronzarmi in testa ancora…
Gianluca Antoni
21 marzo 2011
Vai sui classici! Bene bene… Grazie!
Gianluca Antoni
9 marzo 2011
Riporto di seguito le risposte inviatami da altri scrittori che ho coinvolto:
Ciao Gianluca, così al volo dall’Alto Adige dove mi trovo: “La vita agra” di Luciano Bianciardi o “Il male oscuro” di Giuseppe Berto. Buona serata,
Francesco Savio
Gianluca eccomi! La mia risposta è: “Delitto e castigo” di Dostoevskij (avendo a disposizione tanto tempo!) e “Michael Kohlhaas” di Kleist (avendo a disposizione poco tempo!)
Gabriella Revelli
“Il vangelo secondo Biff”, di Cristopher Moore.
Gianluca Morozzi
Gianluca Antoni
9 marzo 2011
Memorie di una ragazza per bene Simone de Beauvoir
Loredana Rotundo
Monia
10 marzo 2011
Essendo cauta per natura, non mi arrischierei a scrivere un romanzo (!), magari un racconto (!!) mi farebbe meno paura… e allora, in quel caso: “Un cuore semplice” di Flaubert perché è IL RACCONTO perfetto, secondo me.
Nota a margine: avrei voluto esserci da Iobook, ma non ho potuto; sto leggendo, mi riservo di commentare a lettura finita, se ti va.
Ciao.
Monia, dai dintorni di Senigallia.
Gianluca Antoni
10 marzo 2011
grazie monia del contributo. aggiungo il racconto perfetto, lo merita. per i commenti alla fine della lettura di Cassonetti, mi va eccome, con grande piacere!
Gianluca Antoni
10 marzo 2011
“Guerra e pace” di Tolstoj.
Andrea Caterini
Il vangelo, col mio cognome…
Gianluca Di Dio
Gianluca Antoni
13 marzo 2011
La Luna e i falò di Pavese, La donna giusta di Marai e L’amore ai tempi del colera di Gabo…
Gian Paolo Grattarola
Gianluca Antoni
13 marzo 2011
la mia classifica, i primi cinque: american psycho bret easton ellis, il lercio-colla di irvine welsh, soffocare di chuck palahniuk, febbre a 90 di nick hornby.
Stefano Tonelli
Gianluca Antoni
15 marzo 2011
Gabriella ha scritto: “Io ho già detto i romanzi che avrei voluto scrivere (delitto e castigo di Dostoevskij, anche se Umiliati e offesi non è da meno, con quei “cattivi cattivissimi” di cui noi, giovani scrittori, non siamo più capaci..) e Michael kohlaas di Kleist (racconto breve in cui si condensa tutta la violenza -la senti fisicamente!!!- di un’ingiustizia) ma devo assolutamente proporre un romanzo -il Romanzo- che per me, come per tutti voi, inutiòe negarlo, è stato formativo… Gli amici e i famigliari mi prendono in giro, perchè lo cito ogni momento… Il torto e la ragione non stanno mai dalla sola parte… I capponi, sventurati, assilimilati a un unico destino, che si beccano fra loro… la sventurata che risponde… NON DOVREI DIRTI ALTRO. Ma te lo dico… Nel caso in cui… Ecco: io vorrei avrei scritto I PROMESSI SPOSI. Che quantità di lavoro… Che studio… Che volontà…. Gli studenti mi manderanno gli anatemi, ma loro ora non capiscono… Capiranno, più avanti… I promessi sposi è il capolavoro della letteratura italiana…”
Elisa (a.k.a. Opossum_82)
20 marzo 2011
Bellissima questa discussione! Non resisto, devo dire la mia, se posso,… “Il Profumo” di Patrick Suskind! … Mi sembra ancora di poterne sentire odori e fragranze…
Gianluca Antoni
21 marzo 2011
Scelta davvero “profumata”! ;o)
Bel romanzo!
Grazie del contributo!
Gianluca